Conservare al meglio la propria frutta riponendola nel luogo migliore.
Perché conservare la frutta in una "stanza per la frutta"? Anni fa, prima che nascessero le celle frigorifere e i camion frigo, ogni casa aveva una stanza dedicata alla conservazione del cibo.
Doveva essere: chiusa, per proteggersi da insetti e roditori, fresca e con un temperatura stabile, per questo i suoi muri erano molto spessi. Generalmente era aperta a nord e priva di altre aperture, e buia, poichè la luce altera il cibo.
Per la conservazione della frutta, invece, è un po´ diverso.
La stanza deve essere ben aerata.
Climatizzata o no? Se consideriamo la frutta solo sotto l´aspetto della conservazione, possiamo dividerla in 2 gruppi: climatica e non climatica. Per capire meglio bisogna sapere che certi frutti come la pesca, albicocca, pomodoro, melone, mela, pera ecc. dipendono dall´etilene per maturare, e ne sercenono naturalmente in più o meno grandi quantità: più il frutto è maturo, più etilene produce. Questo gas è un potente agente di maturazione per la frutta "climatica": pensate che lo si utilizza per immergervi le banane ancora verdi, per una decina di ore in una soluzione di azoto ed etilene.
Per conservare bene la nostra frutta e bloccare questo circolo vizioso, che porta a fare marcire, serve un ambiente ventilato e abbastanza fresco, possibilmente anche buio.
Con una "fruttiera", che sarà un mobile, la frutta continuerà a sviluppare profumi e aromi, ma senza marcire prematuramente e al riparo da insetti.
Potrebbe essere necessario, però, raccogliere alcuni frutti prima che siano completamente maturi. Anche se la frutta avrà raggiunto la maturazione organica e il giusto grado zuccherino, non ha ancora prodotto tutti i sapori.
Capita a volte con le pere che, se affiancate a mele magari già molto mature e in un luogo al riparo, maturano a loro volta. Tra tutta la frutta le mele mature sono quelle che sprigionano più etilene. Potete utilizzarle anche per fare ri-fiorire alcune piante, ma non è il nostro obiettivo..