La carne arrostita nel girarrosto, in un camino, è il massimo per gustare piatti saporiti incomparabili.
La cottura al girarrosto
La cottura al
girarrosto è lenta e arriva in profondità. Inconcomitanza con le rotazioni dello spiedo sulle braci, il calore penetra gradualmente in profondità nella carne che assorbe i succhi e le conferisce un gusto unico che non si potrà trovare con nessun altro tipo di cottura,
Irrorata e spennellata regolarmente con i grassi raccolti nella leccarda posta sotto il girarrosto, la carne resta tenera, succosa seppur croccante all'esterno.
Il cono per colare il grasso
Per arricchire di sapore la carne cotta lentamente alla brace, la cottura con il cono per colare grasso la renderà ancora più gustosa e tenera per un risultato inimitabile.
Questo utensile della cucina tradizionale, risalente al Medioevo, cambia nome a seconda della regione. Nella regione Occitaine in Francia, ad esempio, si chiama "capucin" perché ricorda il cappuccio dei frati cappuccini, o anche flambadou, flamboir.
Costruito in acciaio, è composto da una lunga asta di circa 1 metro, indispensabile per proteggersi dal calore della brace, alla fine della quale si trova un cono tagliato per il lungo e aperto in fondo.
Come si utilizza il cono per colare il grasso
Il cono messo sulla brace deve diventare rosso incandescente prima di inserirci il pezzo di grasso (che, se volete, potete far marinare con un po' di Armagnac). E' quest'ultimo che si infiamma e inizia a sciogliersi. Il grasso cola in mezzo a tante scintille per ricoprire la carne. Bruciando dona alla carne un sapore particolare, garantendone la tenerezza e formando una crosta dorata.
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