La storia del barbecue

Lo portiamo fuori nelle belle giornate, ci spinge ad invitare amici a casa, è conosciuto da tutti e ha creato un vero e proprio stile di vita.
Avete indovinato, parliamo del barbecue!  

Origine del barbecue

Dopo diversi studi sembra che siano stati i Tainos, una popolazione poco conosciuta dei Caraibi, che nel 15° secolo venne scoperta dai Conquistadores spagnoli e che scoprì questo tipo di cottura. Dicono fosse una tribù pacifica che condivise le proprie conoscenze.  

I Tainos parlavano l'Arawak ed in Arawack "barbacoa" indica la cottura su una griglia. La selvaggina e gli altri alimenti erano disposti su una griglia in legno, il tutto era sospeso su di un braciere. Gli alimenti erano protetti dagli altri animali perché sospesi e il fumo allontanava gli insetti. Con questo escamotage le popolazioni primitive scoprirono anche un metodo di conservazione...  

Il suo successo in Europa

I coloni spagnoli importarono subito questo metodo e all'inizio del 16° secolo si sviluppò in Europa, specialmente in occasione dei banchetti.  

Nel corso dei secoli questo metodo di cottura divenne molto popolare. Partito dall'est degli USA, molti migranti importarono questa cucina semplice e pratica durante la conquista dell'ovest. In Europa impiegherà più tempo a divenire un metodo di cottura famoso.  

Il suo ritorno in Europa

Diventato un elemento imprescindibile dell'"American way of life", il barbecue attraverserà nuovamente l'oceano Atlantico, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per sedurre gli europei attraverso la televisione e la pubblicità. L'arrivo sul mercato dei piccoli barbecue a carbone di legna. E dopo alcuni anni i barbecue si sono modernizzati con l'arrivo del gas, dell'elettricità e l'ispirazione Kamado. Con queste tecniche la cottura degli alimenti resta pressoché identica, ma i problemi di accensione e sicurezza sono spariti.  

Ad oggi il barbecue è sinonimo di convivialità e stile di vita.  

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